La Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di fauna e flora selvatiche (CITES) è un accordo internazionale che ha lo scopo di regolare il commercio di specie animali e vegetali che possono essere minacciate di estinzione a causa del commercio eccessivo.
Nei pappagalli, la CITES regola il commercio di molte specie di questi volatili, che sono altamente apprezzati come animali da compagnia. La convenzione prevede tre appendici che suddividono le specie in base al livello di protezione che necessitano.
Ad esempio, la maggior parte delle specie di pappagalli è inclusa nell’Appendice II, che significa che il commercio di questi uccelli è permesso solo con alcune restrizioni per garantire che il commercio non metta in pericolo la sopravvivenza delle specie stesse. Alcune specie di pappagalli, invece, sono incluse nell’Appendice I, che significa che il commercio è completamente vietato per queste specie perché sono altamente minacciate di estinzione.
Gli elenchi ufficiali delle specie protette dalla convenzione sono periodicamente aggiornati.
La convenzione distingue tre categorie di specie:
- Specie protette in senso stretto (ogni commercio è proibito; l’uso può essere concesso solo in circostanze eccezionali).
- Specie soggette a controllo (il commercio deve essere compatibile con la loro sopravvivenza, ed è soggetto ad autorizzazione tramite certificato CITES).
- Specie soggette a controllo da parte di singoli paesi membri
La convenzione, in generale, non esclude che gli stati membri possano mettere in atto misure di controllo e divieti ancora più restrittivi di quelli stipulati dalla convenzione stessa. La convenzione è in vigore dal 1980. La sua applicazione è a carico dei ministeri dell’Ambiente, delle Finanze, del Commercio con l’Estero e delle Politiche Agricole. Operativamente esso viene gestito da un’istituzione detta Servizio CITES, che fa parte dei Carabinieri Forestali. Il Servizio CITES è dotato di un centro di coordinamento e 40 uffici periferici. Il centro di coordinamento controlla l’attività degli uffici locali (eventualmente emanando direttive) e mantiene i rapporti con enti e organismi internazionali. Gli uffici periferici sono suddivisi in 24 servizi cites territoriali (SCT) e 16 Nuclei Operativi Cites (NOC). I primi si occupano di rilascio certificati, accertamento infrazioni e controllo territoriale; i secondi, operativi presso le dogane, eseguono verifiche merceologiche, controlli documentali e verifica delle movimentazioni commerciali.
Quali pappagalli non rientrano nella convenzione cites?
Ci sono poche specie di pappagalli che non rientrano nella convenzione CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), ve le elencherò di seguito per non incorrere in problemi.
I pappagalli che non rientrano nella convenzione CITES sono:
- Pappagallino ondulato o cocorite
- Parrocchetto dal collare
- Calopsitte
- Agapornis Roseicollis
Puoi cliccare sulle singole specie per conoscerle meglio. Per qualsiasi problema o dubbio, il consiglio è sempre quello di rivolgersi alle autorità competenti.