Gentili lettori, oggi parleremo delle spighe di panico, un alimento delizioso per i nostri volatili. Oltre ad essere un seme molto tenero, la spiga, funge da passatempo e foraging, rendendo la fase di alimentazione un vero richiamo ancestrale alla ricerca di cibo che i volatili affrontano in natura. Inoltre scopriremo come coltivare la spiga di panico in casa, o nell’orto, sana e genuina!
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Cos’è la spiga di panico?
La “Setaria Italica” è un tipo di pianta appartenente alla famiglia delle graminacee, comunemente chiamata panìco, la sua infiorescenza (pannocchia), si presenta sotto forma di spiga con grappoli ricoperti da circa il 75% di piccoli semi, ricchi in carboidrati (58%) e poveri di grassi (4%). In Europa, è usato per l’alimentazione di animali, in particolare modo come mangime per pappagalli ed uccelli, presente in quasi tutte le loro miscele. Le spighe di panico infatti, sono facilmente reperibili ovunque, dalle agricole ai negozi di animali. Sono utili per il foraging, per lo svezzamento dei piccoli volatili, e sono un alimento complementare sfizioso e salutare.
A cosa serve la spiga di panico
Cominciamo col dire che la spiga di panico non è essenziale, perchè il seme del panico è già integrato in molte delle miscele che forniamo ai nostri pappagalli (cocorite, calopsite, inseparabili e piccoli parrocchetti). Ma, questo prodotto è utilissimo, in due circostanze, la prima è lo svezzamento dei pappagalli. I pulli in fase di svezzamento infatti, iniziano a mangiare da soli giocherellando con le spighe; imitando i genitori, si fiondano sulle spighe di panico e si divertono a strapparne i pezzi con il becco ed assaporandone i piccoli semi. Essendo il panico un seme molto tenero e di facile digeribilità, iniziano a beccarlo curiosi, dalla spiga, rendendo così più facile e meno brusco il distacco tra l’imbeccata quotidiana e costante dei genitori e il totale svezzamento. Nella fase di svezzamento dei nidiacei, e durante i primi periodi, la spiga è essenziale.
La seconda circostanza in cui è bene mettere la spiga, è nel caso ci siano pappagalli stressati o soli. Infatti la spiga agisce anche come “diversivo” i pappagalli cominciano a beccarla mangiando, e passandoci il tempo, sentendosi meno soli e sfogandosi. La spiga quindi, è un piacevole passatempo, che può essere integrata nella dieta dei nostri amici volatili, regolarmente, per farli divertire nutrendosi di un seme salutare, e molto leggero. Se avete delle voliere con molti soggetti, è stupendo guardarli mentre si fiondano tutti insieme sulle spighe, creando un arcobaleno di colori!!!
Come mettere la spiga di panico nella gabbia?
Il miglior modo per mettere la spiga di panico nella gabbia è appenderla, con l’aiuto di ganci, mangiatoie apposite o mollette. E’ errato infatti adagiare le spighe sul fondo della gabbia o delle voliere, tenendole sospese, eviteremo che i nostri pappagalli contaminino le spighe con le deiezioni.
Quanto costano le spighe di panico?
Il prezzo delle spighe di panico varia in base al tipo di prodotto, ed al peso. Ci sono infatti vari tipi di spighe di panico ovvero:
- Spiga di panico Cinese: la più comune, si presenta con un colore giallo spento, i grappoli sono lunghi ma diradati ed i semi non sono compatti alla spiga. Il prezzo medio della spiga di panico cinese è di circa 6€/kg
- Spiga di panico Toscano: eccellenza del nostro paese, si presenta con un colore dorato, vivo, e dal profumo inconfondibile. I grappoli sono compatti, pieni di semi, e risultano più pesanti delle spighe cinesi. Il prezzo medio della spiga di panico toscano è di circa 9€/kg
- Spiga di panico rosso: spesso di origine francese, come aspetto si posizionano al centro tra le cinesi e le toscane, solitamente sono più corte e tozze. La qualità è buona ma è difficile reperirle. Il loro prezzo si attesta intorno ai 12€/kg
Si può anche acquistare il panico in semi, ma in questo caso andrebbe persa la sua peculiarità, ovvero offrire un simpatico diversivo per i nostri amici volatili, che si “divertono mangiando” distruggendo la spiga, e simulando la ricerca di cibo che avviene in natura.
Come coltivare le spighe di Panico?
Se avete il pollice verde, la coltivazione della spiga di panico non è difficile. Il panico è una pianta che raggiunge l’altezza di 1-1,5 metri e presenta un ciclo colturale relativamente breve (circa 3-4 mesi). Resiste alla siccità ed alle elevate temperature ma è sensibile al freddo ed ai ristagni idrici.
La semina (a fine primavera o inizio estate) andrà eseguita a file distanti 20-40 cm, impiegando 5-6 kg di seme x ettaro, ma a casa, possiamo piantarlo in vasi sparpagliando una manciata di semi e coprendoli con un leggero strato di terra morbida come la torba. Possiamo raccogliere le spighe anche verdi e somministrarle tal quali, perchè contengono delle vitamine in più che con l’essiccazione vanno perse. Se vogliamo fornirle “asciutte” è bene farle essiccare al sole, a testa in giù, formando dei piccoli mazzi.
Grazie a tutti per aver letto questo articolo!
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